Come nasce l'Associazione Volontari Capitano Ultimo?

Bisogna risalire ad alcuni mesi orsono allorquando venne costituita a Sora l'Associazione Volontari Carabinieri in Congedo.
Questa è la storia successiva. Con atto costitutivo del 8 febbraio scorso, è nata a Sora (Fr) l'Associazione Volontari Carabinieri in congedo. Sin dal momento della nascita, tutti gli associati sapevamo delle difficoltà che avrebbero affrontato utilizzando la parola “Carabinieri in congedo”. Eravano stati avvisati, erano coscienti di dover affrontare una battaglia, ma con documenti alla mano erano convinti e lo sono tuttora, di essere nel giusto; di essere un’Associazione di Carabinieri in congedo LEGALE.
Dopo una prima DIFFIDA notificata dal Com.te della Compagnia CC. di Sora, (che era stata notificata anni addietro anche alla consorella Associazione di Spoleto, e non aveva avuto conseguenze), abbiamo continuato tranquillamente ad operare con nome e loghi, ritenendo di essere legittimi avendo già risposto, con una lettera al Capitano, alle contestazioni che erano state mosse nei confronti dell’Associazione, così come era avvenuto molti anni fa con i colleghi di Spoleto.
Durante l’estate però è successo qualcosa che ha fatto si che si tornasse nuovamente in argomento. Qualcuno, ha presentato presso Comandi dell’Arma, un esposto affermando che volontari dell'AVCC di Sora, stavano effettuando dei servizi, utilizzando loghi riconducibili all’Arma dei Carabinieri. Questo esposto è stato poi utilizzato per gli accertamenti di cui alla notifica effettuata in data 1° settembre di questo anno al socio CIAFFONE Pancrazio, già Presidente dell’AVCC di Sora.
L’atto in questione, non è un AVVISO DI GARANZIA, ne una COMUNICAZIONE Giudiziaria, è solo un verbale di identificazione di persona nei cui confronti vengono svolte delle indagini e la conoscenza di un procedimento ed altro. Va comunque rilevato che l’atto è stato notificato, come persona fisica a CIAFFONE Pancrazio e non come Presidente dell’Associazione Volontari Carabinieri in Congedo.
Con questo avviso che è un atto personale non diretto all’Associazione, il nuovo direttivo si è interrogato ed ha consultato un legale, al quale sono state illustrate tutte le nostre idee in materia. Insieme si è giunti alla determinazione di dover scegliere e percorrere tra due strade:
- La prima; convinti che con carte alla mano abbiamo ragione, siamo legittimi, in quanto l’uso della parola Carabinieri, non viene mai usata da sola ma nella sua interezza ossia “Carabinieri in congedo” che è uno stato giuridico riconosciuto e garantito; circa l’uso dei loghi non trova fondamento, in quanto se si legge attentamente l’articolo contestato al comma due, si fa riferimento all’utilizzo dei loghi al fine di trarne profitto; noi siano un’associazione iscritta al Terzo settore senza scopi di luco; vi è poi l’allegato 5 del Decreto interministeriale del 25/07/2013 nr.162 del Ministero Difesa nel quale non sono riportati stemmi, emblemi ed altri segni distintivi o marchi dell’Arma dei Carabinieri, in uso alla nostra Associazione.
- La seconda; mollare tutto e cambiare nome e loghi, con tutto quello che ne deriva.
Tutte e due le strade hanno dei pro e dei contro. Alla fine con un buon senso e qualche ragionamento a freddo si è optati a malincuore per la seconda ipotesi. Perché?
Nella prima strada, anche se convinti di essere nella ragione, avremmo dovuto affrontare, non una battaglia, ma una vera guerra: Davide contro Golia. Con Golia che non avrebbe perso occasione per farsi imporre. Avremmo quindi dovuto affrontare altre diffide, dei procedimenti penali, con una remota possibilità di uscirne alla fine vittoriosi. Ma a che prezzo ?, Saremmo stati sottoposti da uno stress psicologico non indifferente, con continui controlli ecc. ecc. Va inoltre evidenziato che la responsabilità penale è personale, quindi molti volontari, che senza un centesimo prestano la loro opera, sarebbero stati sottoposti ad un procedimento penale che, anche se poi si sarebbe conclude con un nulla di fatto, li avrebbe portati a recarsi in caserma, nominare un avvocato ecc. Abbiamo quindi scelto di proporre all'’Assemblea l’opzione B, ossia: cambio nome dell’Associazione e logo.
Ci è stato consigliato di aderire all’Associazione “Volontari di Capitano Ultimo”. Tutti quanti sanno chi è, quello che ha fatto e che attualmente continua a fare nel campo del volontariato. La sede dell’Associazione è a Roma, ove c’è una casa alloggio, con tanti volontari che curano anche un orto con una Trattoria aperta a tutti, il cui ricavato finanza una mensa aperta a chi ne ha bisogno. Ogni regione ha la sua sezione, dal Piemonte alla Sicilia, noi a Sora avremmo la nostra.
Per l'Associazione sorana, non cambia nulla, si mantiene lo stesso Statuto, la stessa struttura e come indicato nello stesso Statuto, un’Associazione di Carabinieri in congedo, con soci effettivi, familiari e simpatizzanti, con una propria autonomia, sempre in linea con lo Statuto.
Questa è la storia che ha portato a Sora l'Associazione Volontari Capitano Ultimo.